Stamattina, appena svegliato, ho ricevuto la conferma, da parte di Leccenews24, un portale di informazione salentina, di pubblicare i miei articoli sul loro sito, due volte a settimana: giovedì e domenica.
Ero contento, eccitato. Giacché scrivevo il mio diario, tanto valeva pubblicarlo a puntate su un buon sito. Oggi è mercoledì e domani inizierà già la collaborazione.
Nei giorni passati avevo realizzato le riprese per un video introduttivo del mio viaggio, ossia io che racconto chi sia attraverso il viaggio: avevo preparato una serie di frasi da decantare e volta per volta, laddove trovassi uno scenario pittoresco, mi fermavo e recitavo una parte. Approfittandone del inizio delle pubblicazioni su Leccenews24, ho deciso di sfruttare questo video a mo' di presentazione della rubrica. Ogni qualvolta da Varsavia, diretto a Cracovia, mi fermavo per riposare, aprivo il computer e lo continuavo a montare il progetto. Fino al punto che, arrivato nel centro della città, dovevo esportarlo, ovvero da trenta spezzoni di video, dovevo realizzare un unico file, e tale processo durava sulle quattro ore. Mi ci vedete a passeggiare per la città con in una mano il cavalletto e la fotocamera, e nell'altra il computer aperto che lavorava? Ho fatto anche questo nel corso nel mio viaggio. Mi manca di camminare nudo e poi ho finito con le esperienze sacrificanti e poco dignitose :-)
Il mio pentimento è di aver dedicato molto poco tempo alla scoperta di Cracovia, perché in quel momento era più importante presentarmi bene che visitare la città. Ho avuto tempo di visitare la periferia dove ho lasciato l'auto, fino al centro storico; un paio di chiese, ovviamente con ogni tipo di riferimento immaginabile Giovanni Paolo II. La città presentava uno stile così diverso da Varsavia che stentavo a credere che facessero parte della stessa nazione. Non saprei, è come confrontare Milano con Bologna. Non redo di averlo raccontato nelle pagine precedenti, ma per diversi anni ho fatto l'artista di strada (ogni tanto mi prendono i cinque minuti e lo faccio ancora), realizzando palloncini modellabili per bambini e coppiette; vedere una piazza con dieci artisti me la fa sentire viva. Adoro trascorrere minuti e minuti ad ascoltare un musicista, ad ammirare un disegnatore, a sognare con le bolle di sapone. L'arte di strada, la più difficile forma d'arte, dona alla città un'anima, la fa pulsare; i cittadini sono più felici se nel passeggiare ascoltano buona musica, o se mentre sono abbracciati al partner trovano un clown che li fa sorridere. Cracovia viveva.
Ho trovato tanti musicisti, tra cui diversi bambini, un pianista che suonava con la maschera di un cavallo, un guerriero in armatura passeggiare per le strade, mega raccoglitori di offerte, una capra che suona il flauto, una testa stilizzata a e coricata di lato. Cracovia è la città delle stranezze. Ve la consiglio assolutamente. Visitatela!
Sulla pagina Facebook AUventura – Davide Urso potete trovare le foto, chilometro per chilometro.